Testo tratto da un articolo di Francesca Gino, per la rivista “Harvard business review Italia” (settembre 2019).

Ecco cos’ha imparato un’esperta di scienze comportamentali da un corso di recitazione. 

Da un paio di decenni il lavoro viene svolto sempre più frequentemente dai team, anziché dai singoli individui. Le indagini dicono che i team sono fondamentali per il coinvolgimento dei dipendenti; eppure sappiamo da anni di ricerche in campo psicologico e manageriale, inclusi gli studi pionieristici dello psicologo J. Richard Hackman, che  spesso i team non accrescono né il coinvolgimento, nè produttività dei dipendenti. Una delle ragioni principali è che il leader tendono a dominare la conversazione: non ascoltano e soffocano in partenza le idee dei collaboratori. Di conseguenza, anche i membri dei team sono spesso troppo  spaventati o semplicemente troppo annoiati e distaccati per contribuire con le loro idee. Nelle mie ricerche accademiche ho studiato molti tipi diversi di team in un’ampia varietà di organizzazioni in tutto il mondo. Il gruppo che comunicava meglio, ovvero con il contributo e l’apprendimento di tutti, non si trovava nel quartier generale di una grande azienda, ma in un corso di improvvisazione teatrale. Mi ero iscritta, insieme a mio marito, a un corso di recitazione.

Ho osservato, compiaciuta, che nel teatro hanno tutti la possibilità di parlare ; inoltre, più siamo convinti che gli altri apprezzino le nostre idee e più è probabile che mettiamo in comune le nostre. Come riescono gli insegnanti a creare un’atmosfera così egualitaria? Fissando regole di base e usando tecniche che promuovono apposta la collaborazione. I leader aziendali possono emularli tagliando questo approccio su misura di un contesto aziendale. A teatro la moneta corrente è l‘imprevedibilità:  spesso non sai cosa sta per dire il tuo partner, quali reazioni ispirerai o quando e come si concluderà la scena. E’ il bello dell’ improvvisazione: reagisci sempre solo sul momento. Lo stesso tipo di  apertura mentale può giovare al lavoro che si fa nei team. l leader dovrebbero promuoverla spiegando ai collaboratori fin dall’inizio della riunione quanto è importante l’accettazione e facendo domande che cominciano con “Perché”, “Come” e “Cosa accadrebbe se”, per mostrare curiosità. Come ho scritto in un articolo pubblicato in precedenza su HBR, la  curiosità può agevolare la comunicazione, ridurre il conflitto e accrescere il coinvolgimento. Prima di iniziare il corso di improvvisazione teatrale, né mio marito né io pensavamo di saper inventare delle battute sul momento e, anche se non crediamo di essere pronti per uno show in prima serata, adesso sappiamo di poter ridere di noi stessi e di poterci adattare in fretta quando le cose non vanno secondo le aspettative. Ci vuole esercizio, ma i membri di un team possono imparare a reagire con la stessa agilità mentale.In un team di lavoro, un’atmosfera aperta promuove senso di  sicurezza, spontaneità e fiducia.

Nelle mie ricerche ho scoperto che i dipendenti si sentono molto più a proprio agio nell’avanzare idee quando il capo ha dimostrato di essere disposto ad ascoltare senza pregiudizi. Impiegando le tecniche utilizzate nel team building teatrale, si possono incoraggiare idee più creative. I partecipanti si convinceranno che lavorare in team è meglio che lavorare da soli.

Come racconta Francesca Gino, esperta di scienze comportamentali e professoressa di Business Administration alla Harvard Business School, le tecniche utilizzate a teatro facilitano la comunicazione e hanno degli effetti importanti sulle relazioni e sulle emozioni dei partecipanti. 

Si legge inoltre in un articolo di marzo 2019 della rivista online “Startup Guide Ionos”:

“La motivazione dei dipendenti è un fattore economico da non sottovalutare: lavoratori motivati sono più produttivi e portano più guadagni alla vostra azienda. La motivazione dipende fortemente dal legame della rispettiva persona nei confronti dell’azienda. La mancanza di impegno a volte è evidente: secondo la società di consulenza Gallup, che dal 2001 conduce studi di fidelizzazione dei dipendenti, ad esempio l’economia tedesca ha perso fino al 2016 tra i 76 e i 99 miliardi di euro all’anno per il fatto che le aziende non riescono a legare emotivamente i propri dipendenti all’azienda stessa. Soprattutto le piccole e medie imprese hanno strutture che consentono loro di motivare i dipendenti in modo economicamente efficace. La maggior parte, tuttavia, manca di strategie appropriate. Solo coloro che comprendono correttamente il concetto psicologico di motivazione e riescono ad applicare metodi di motivazione efficaci nella pratica possono conseguire il successo grazie ai propri dipendenti e conseguentemente alla propria azienda.”

Ormai è data per assodata l’intuizione novecentesca secondo la quale un clima relazionale positivo in azienda è direttamente proporzionale alla produttività ed efficacia dei propri dipendenti, con reciproco vantaggio. Negli anni a venire sono convinta che diverrà sempre più importante coltivare un clima relazionale sano all’interno di qualsiasi gruppo di lavoro che punti a sentirsi sempre più squadra. Gli approcci di cui il teatro si serve sono sempre più mirati ed eterogenei e lavorano proprio in questa direzione. Quando lavoro con le aziende parto sempre dall’ascolto delle richieste della realtà che mi contatta. E’ importante iniziare da qui per progettare insieme un percorso significativo costruito su misura delle singole esigenze.

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