Teatro bimbi: narrarsi attraverso parole di valore

Ci raccontiamo attraverso le parole. Le parole che usiamo per raccontarci definiscono l’idea che abbiamo di noi stessi. Attenzione a quali parole scegliamo. A volte ci impigliamo in definizioni che ci limitano. E, ahimè, le facciamo diventare realtà. E invece alla nostra anima piace sentirsi libera di evolvere e non ama restare incollata alle definizioni.

Il teatro per bambini in cui credo è un teatro che consegna nelle mani dei bambini la possibilità di raccontarsi e di pensarsi, che permette ai bambini di identificarsi con un personaggio, non con uno stereotipo.

In questo teatro i bambini spesso coniano dei nuovi termini per esprimere i concetti che a loro suonano nuovi, ed ognuno di questi neologismi immaginari consegna loro un’altra possibilità: quella di narrarsi al di fuori dei cliché, di coltivare uno spazio, dentro di sé, in cui possano abitare desideri e aspirazioni non per forza legate all’identità di genere.

Quel bambino che impara che la sua narrazione è valida a tal punto da essere raccontata ad un pubblico di adulti, sarà un bambino capace da grande di credere di potercela fare anche quando la vita lo sfiderà a trovare soluzioni o forze inaudite. Al di fuori dei cliché.

Capisaldi

È con occhio da educatrice che osservo e costruisco il lavoro dei miei piccoli allievi. È essenziale che il clima durante gli incontri sia sereno per permettere ai bambini un’espressione di sé senza giudizi, affinché siano liberi di esplorare le infinite vie di espressione che possiedono. Mi interessa costruire percorsi pensati per divertire, ma anche per intessere relazioni di fiducia e sane all’interno del gruppo. Il gruppo serve da rinforzo e da supporto al singolo.

La musica non manca mai. Alcuni tipi di esercizi esigono uno svolgimento molto preciso, altri esercizi possono invece essere svolti più liberamente. Questi ultimi chiamano in gioco la fantasia dei singoli e solitamente vengono condivisi con il gruppo al termine dell’esercizio, in modo che tutti possano osservare l’interpretazione dei compagni e farne tesoro.

Vengono esplorate diverse aree tematiche: la respirazione, il rilassamento, l’uso della voce, l’improvvisazione; l’obiettivo è stimolare l’ascolto e incoraggiare idee e libere associazioni. 

Il contatto corporeo sviluppa il senso di relazione col gruppo-teatro e le potenzialità espressive del movimento del proprio corpo in relazione ad altri corpi. Il contatto visivo, inoltre, ci permette di entrare in profonda relazione, anche senza l’uso delle parole.

A conclusione del percorso viene allestito uno spettacolo, un momento carico di emozione. Mi piace che il tema rispecchi il mondo interno dei bimbi e sia una storia esemplare, prima di tutto per chi la racconta.


Ecco riassunte, per obiettivi, le caratteristiche del nostro percorso:

– Divertirci

– Scoprire il mondo del teatro

– Imparare a giocare con la voce e con il corpo

– Chiamare per nome le emozioni che incontriamo

– Abbracciare anche i compagni che non conosciamo

– Scatenare la fantasia nel costruire storie incredibili

– Incontrare il diverso da noi… dentro e fuori di noi

– Ascoltarci quando parliamo

– Lavorare ad occhi chiusi

– Fidarsi delle proprie idee

– Costruire insieme uno spettacolo


Fascia d’età: dai 6 ai 10 anni

Periodo: da ottobre a maggio

Durata degli incontri: 1 ora e mezza


Dove mi trovi:

Ogni lunedì dalle 16.30 alle 18.00 al Villaggio Prealpino.

Ogni venerdì dalle 17.00 alle 18.30 al Villaggio Sereno.

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